03 Nov

Il guinzaglio: tecnica, legame e potere.

“Il mio cane tira tantissimo al guinzaglio”, oppure “quando è al guinzaglio tenta di aggredire gli altri cani” o ancora “continua a fermarsi ad annusare senza procedere”, queste sono solo alcune delle affermazioni e richieste che mi sento dire dai proprietari in particolare difficoltà.

La passeggiata al guinzaglio è un contesto frequentissimo che cane e compagno umano devono necessariamente affrontare. Spesso è fonte di tensione e di stress da entrambe le parti e altrettanto di frequente si prova un po’ di tutto per evitare che questo accada. Per esempio ci si affida a tecniche particolare come fermarsi e ripartire se il cane tira, oppure dispensare continuamente premietti appetitosi se il cane rimane vicino o al contrario per incentivarlo a procedere, ebbene, potete escogitare i più disparati stratagemmi e tecniche di condotta, ma fidatevi, non funzioneranno.

La gestione del guinzaglio è un mix di fattori facilmente riconoscibili in superficie, analizziamone alcuni:

  • la manualità e gli strumenti utilizzati. Non possiamo pensare che il cane possa vivere bene la passeggiata se non siamo in grado di tenere un guinzaglio in mano o se utilizziamo strumenti sbagliati;
  • la relazione tra cane e conduttore. Ci capiamo? Passiamo dei momenti piacevoli insieme? Si fida di me? Poniamoci queste domande.
  • la gestione delle emozioni. Come gestisco le mie emozioni, per esempio, quando vedo un altro cane avvicinarsi durante la passeggiata? Oppure come vivo il fatto che il mio cane tira al guinzaglio, mi arrabbio? Quali esperienze ha vissuto al guinzaglio?
  • le percezione del contesto. Ci sono stimoli che preoccupano il mio cane, ad esempio rumori, auto, qualcosa che lo spaventa?

Ci sono però altri fattori che, forse ancor più importanti della parte tecnica, influenzano questo contesto. Per esempio:

  • la capacità del proprietario/conduttore di vivere un legame considerandone tutte le sfaccettature. Si perché un legame, in particolare verso un individuo che richiede le nostre cure, è fatto di responsabilità e interdipendenza. Il nostro cane dipende da noi per stare bene e noi abbiamo il dovere di soddisfare i suoi bisogni.
  • la sua propensione ad avere un ruolo di potere nei confronti del cane. Per potere non si intende una visione di prevaricazione con o attraverso un atteggiamento violento, ma la capacità di essere un compagno al quale affidarsi e in grado di scegliere cosa è meglio per se stesso e per il proprio cane.

Legami e potere personale sono alla base della relazione con il cane e in un contesto così delicato come quello della passeggiata al guinzaglio emergono con forza.

 

Ora che hai avuto queste informazioni presta attenzione a tutti questi elementi e dinamiche, sia nel vivere il momento presente, il qui e ora, sia nella tua quotidianità e lasciati accompagnare da un professionista per crescere ed evolverti con il tuo cane partendo anche da questi piccole grandi dinamiche di relazione.

Federico Bettoni

13 ottobre 2019

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